Quando bisogna usare i Dispositivi di Protezione Individuale?

Uno degli aspetti importanti nella tutela effettiva della salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro è l’utilizzo, laddove necessari, di dispositivi di protezione individuale, adeguati ai rischi e alle caratteristiche dei lavoratori. Per dispositivi di protezione individuale, DPI, ci si riferisce a tutte quelle attrezzature o strumentazione destinate a essere indossate o comunque portate appresso dal lavoratore al fine di proteggerlo dai rischi che le mansioni svolte dalla sua attività comportano.

Quando bisogna usare i DPI?
I DPI vanno usati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva e da misure o procedimenti di organizzazione del lavoro.

Obblighi del datore di lavoro

a) individuare i DPI più idonei a proteggere i lavoratori (sulla base della valutazione dei rischi)
b) fornire i DPI con marchio  ce
c) fissare le condizioni d’uso e manutenzione;
d) verificare che le istruzioni d’uso siano in lingua comprensibile dal lavoratore;
e) verificare il coretto utilizzo dei DPI in base alle istruzioni fornite;
f) aggiornare la scelta dei DPI in funzione della variazione dei rischi presenti nel luogo di lavoro

Obblighi dei lavoratori

a) devono utilizzare i DPI messi a loro disposizione, in base alle modalità fornite nel corso di formazione, informazione ed addestramento
b) devono avere cura dei DPI, senza modificarne le caratteristiche di propria iniziativa;
c) devono segnalare prontamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto qualunque rottura o difetto dei DPI messi a loro disposizione;
d) devono attenersi alle procedure aziendali riguardo la riconsegna dei DPI, al termine dell’orario di lavoro.

I DPI sono suddivisi in tre categorie:

Categoria I
DPI semplici che proteggono da rischi minimi e la cui efficacia può essere giudicata direttamente dall’utilizzatore (agenti meccanici con effetti superficiali, agenti atosferici non eccezionali, né estremi, prodotti per la pulizia poco aggressivi, raggi solari, oggetti caldi con temperature inferiori a 50°C, urti e vibrazioni lievi). Ad esempio occhiali da sole per uso privato e guanti per lavoro di giardinaggio.

Categoria II
Tutti i DPI che non rientrano nella categoria I o III. Ad esempio gli occhiali di protezione, i dispositivi di protezione dell’udito, del piede e antitaglio i caschi.

Categoria III
DPI finalizzati a proteggere contro pericoli mortali o che possono nuocere gravemente e in maniera irreversibile alla salute, e dei quali l’utilizzatore non può riconoscere in tempo gli effetti immediati. Ad esempio DPI finalizzati a proteggere da fattori chimici e biologici cadute dall’alto, ambienti freddi…

I DPI sono suddivisi in funzione delle parti del corpo da proteggere.
Protezione:

– dalle cadute dall’altopeltor-headset-atex-bluetooth-wsscarpe protettiveguantivanitexzoomocchiali protettivi
– del capo

– delle mani
– dei piedi
– dell’udito
– degli occhi e del visoImmagine
– delle vie respiratoriesafetyhelmetinsertimento auricolari
– del corpo

 

NON SONO Dispositivi di Protezione Individuale:

– gli indumenti di lavoro ordinari e le uniformi…;
– le attrezzature dei servizi di soccorso e di salvataggio;
– le attrezzature di protezione individuale delle forze armate, delle forze di polizia…;
– le attrezzature di protezione individuale proprie dei mezzi di trasporto stradali;
– i materiali sportivi quando utilizzati a fini specificamente sportivi e non per attività lavorative;
– i materiali per l’autodifesa o per la dissuasione;
– gli apparecchi portatili per individuare e segnalare rischi e fattori nocivi.

Ogni lavoratore deve essere adeguatamente formato sull’uso corretto dei DPI e, se necessario, dovrà partecipare ad uno specifico addestramento circa l’utilizzo pratico dei DPI.